La residenza d’artista di Via Pirandello è uno spazio al confine tra pubblico e privato, tra collettivo e ambiente domestico

La casa di Via Pirandello è stata lasciata in eredità a Claudia, socia fondatrice di MOSSA, dai suoi genitori, amanti della pittura e collezionisti di arte classica, scomparsi nell’ottobre 2020 per Covid-19.

Claudia, trovatasi all’improvviso sola, proprietaria di quella casa dove era nata e aveva vissuto per più della metà della vita, ha voluto rendere omaggio ai suoi genitori, trasformandola in una residenza per artisti dentro la quale lei stessa abita.

La residenza di Via Pirandello vive attraverso cicli di mostre e di eventi collaterali che si svolgono dentro e fuori casa.

L’idea è aprire uno spazio privato per dare voce alla sperimentazione, alla ricerca e all’arte emergente. Un luogo familiare, di ritrovo e di connessioni.

La casa è stata ristrutturata in modo da poter ospitare gli artisti e le loro opere

La zona espositiva, una volta salone, si affaccia nel verde di un parco condominiale e viene utilizzata come luogo di lavoro ma anche di incontro, non solo per mostre, ma anche per eventi culturali organizzati nella residenza.

L’intento è far rivivere la casa attraverso l’arte, conservare la memoria di chi l’ha abitata, ma anche dare vita a nuove forme espressive e iniziative culturali per smuovere idee in una città sopita e abbandonata.