VARIANTE MINIMA è il progetto di arte pubblica che abbiamo ideato e con il quale intendiamo coinvolgere i cittadini del centro storico di Genova, attraversando la memoria di chi lo abita.
Lo stretto rapporto con il pubblico si realizza mediante il rapporto diretto degli artisti con chi abita la città per realizzare una produzione nell’ambito dei linguaggi espressivi contemporanei (arti visive, performing arts, design, audiovideo, fotografia, musica, scrittura, digitale, grafica…) sviluppando ricerche, processi e realizzazioni aperte alla sperimentazione, anche in una dimensione transdisciplinare.
Collaboreremo con le realtà già consolidate sul territorio che rivestono un ruolo sociale riconosciuto e il progetto sarà sviluppato con l’aiuto di un gruppo di ricerca universitario.
Il territorio
VARIANTE MINIMA prende vita sul territorio di Genova per indagare e reinterpretare artisticamente i sentimenti e le dinamiche proprie del processo migratorio, focalizzandosi sui racconti, gli oggetti, i testi e le memorie di chi è partito, di chi è rimasto e di chi è arrivato in città, nel lasso di tempo che intercorre tra la fine dell’Ottocento e oggi.
La relazione con il territorio della Liguria e in particolare con Genova, è centrale nel progetto, per questo gli artisti sono ospitati in Albaro, nel cuore residenziale della città.
La memoria
VARIANTE MINIMA non è un progetto singolo.
Si tratta di un tema, quello della memoria, dello studio delle migrazioni e delle immigrazioni da e per Genova, attorno al quale si svilupperanno le opere artistiche dei creativi che selezioneremo per la residenza.
Dunque un progetto a lunga scadenza che avrà come centro operativo la residenza di Via Pirandello 16/5.
Abbiamo intenzione di coinvolgere vari artisti che, attraverso la residenza, lavorando singolarmente e come collettivo, potranno contribuire allo sviluppo del nostro progetto.
Gli artisti selezionati incontreranno chi è arrivato o partito da Genova vivendo le migrazioni. Raccoglieranno materiale chiedendo direttamente ai protagonisti di raccontare le loro storie, coinvolgendo sentimenti e speranze ricostruiranno una nuova epica. Chiederanno di mostrare le fotografie dei loro antenati, degli avi partiti cent’anni fa, così come quelle dei discendenti. Le parole e gli oggetti faranno da guida alla memoria degli intervistati, il loro viaggio si farà immagine attraverso il lavoro che gli artisti realizzeranno nei mesi di residenza che vivranno nella città.
Struttura e periodicità della residenza
Variante Minima ospiterà artisti di livello internazionale, impegnati in diversi ambiti espressivi (arti visive, musicali e performative).
Ogni 4 mesi 3 artisti saranno coinvolti (attraverso una call rinnovata periodicamente) in una residenza d’artista “aperta” di 2 mesi, durante la quale saranno impegnati nella creazione di un’opera collettiva interdisciplinare oltre a un loro progetto personale.
Il nostro team supporterà il lavoro degli artisti anche grazie a una rete di associazioni, istituzioni e realtà territoriali che lavorano direttamente sul territorio e con le quali abbiamo già sottoscritto accordi di collaborazione.
Al termine di ognuna delle residenze, un evento pubblico sul territorio coinvolgerà la cittadinanza e quanti avranno partecipato con testimonianze e storie.
Tale evento segnerà l’inizio dell’esposizione delle opere prodotte dagli artisti che verranno esposte in realtà specifiche e, quando possibile, nelle strade in cui le opere hanno trovato ispirazione. Il team del progetto sarà costituito dagli artisti che collaboreranno di volta in volta con i membri dell’Associazione.